Se mi cadesse un aereo sulla testa – Giuseppe Martorana
“Se mi cadesse un aereo sulla testa”, in 168 pagine la figura del giornalista di “periferia”. Difficoltà e soddisfazioni. Una raccolta di articoli dettati dal cuore e dalla passione per il lavoro di cronista, scritti in una “terra disgraziata”. In 25 anni di carriera. Un intenso intreccio di tragedie e altri aspetti del quotidiano: dalla strage di Ustica all’uccisione di Lorena Cultraro, da Paolo Borsellino a Giovanni Falcone, da Totò Riina a Vito Ciancimino. Non solo storie di stragi, anche di successi. Di sconfitte e di speranze. Servizi giornalistici che rappresentano sogni, passioni, sudori e fatiche di un cronista in prima linea. “Penso che tutte queste storie che hanno segnato la mia attività professionale rappresentino uno spaccato di vita – scrive l’autore nella presentazione del libro – Il dramma e la gioia sono uguali dappertutto, a Caltanissetta come a Palermo, a New York come in Iraq”. Il titolo del libro “Se mi cadesse un aereo sulla testa” nasce dal ricordo di Vittorio Orefice, giornalista di lungo corso. Negli anni scorsi Giuseppe Martorana – giornalista professionista, responsabile della redazione nissena del Giornale di Sicilia, per diversi anni nerista e giudiziarista – ha pubblicato anche “Così ho tradito Cosa Nostra”, “Leonardo Messina, la carriera di un uomo d’onore” e “Totò Riina, trent’anni di sangue da Corleone ai vertici di Cosa nostra”, con la prefazione del giudice Antonino Caponnetto. All’autore sono stati assegnati diversi premi giornalistici, su tutti “Mario Francese”, “Sabucina” e “Castello di Pietrarossa”.