Salvatore Sciascia – Editore e scrittore
Salvatore Sciascia (Sommatino, 11 maggio 1919 – Bari, 19 aprile 1986) è stato un editore italiano. Fondò l’omonima casa editrice nel 1946 a Caltanissetta, i locali della sua omonima libreria divennero, sin dai primi anni, il punto di riferimento della vita culturale della città siciliana. Coltivò una profonda amicizia con lo scrittore Leonardo Sciascia, al quale, nonostante l’omonimia, non lo legavano legami di parentela.
Nacque l’11 maggio 1919 a Sommatino, centro minerario dell’entroterra nisseno. Studiò prima a Caltanissetta e poi a Palermo, dove maturò la sua “vocazione” di editore. Militare dal 1935 fino al 1945, in quell’anno, rientrato a Caltanissetta, aprì una piccola libreria nei pressi delle Chiesa di Santa Lucia. Nel 1950 trasferì la libreria negli attuali locali di corso Umberto, 111, libreria che è stato un luogo di riferimento per la città di Caltanissetta fno al giorno della chiusura avvunuta nell’aprile del 2012.
Aderì al Rotary Club di Caltanissetta nel 1959, ne diventò il segretario negli anni 1970-71, 1971-72, 1975-76 e 1976-77. Il 15 aprile 1984 venne designato governatore del 211º Distretto Italia-Malta per l’anno sociale 1985-86, diventando il primo nisseno ad essere insignito della carica.
A Bari in occasione di un incontro di rotariani all’età di 67 anni, 40 anni dopo la fondazione della sua casa editrice, moriva stroncato da un infarto.
Tra i “talenti” letterari di cui Salvatore Sciascia è stato tra i primi editori vanno citati: Leonardo Sciascia, Vicente Aleixandre (premio Nobel nel 1997); inoltre agli inizi della loro carriera letteraria hanno pubblicato libri con la sua casa editrice: Pierpaolo Pasolini, Alberto Bevilacqua, Achille Campanile, Angelo Romanò, Roberto Roversi, Mario La Cava ed altri.[2]
Alla data della sua morte la casa editrice vantava un catalogo di oltre 500 libri. con molte “firme” prestigiose della letteratura siciliana, quali: Nino Savarese, Francesco Lanza e Rosso di San Secondo. Inoltre collaborarono con la sua casa editrice molte personalità letterarie che scrissero nella sua collana Aretusa, tra questi si ricordano: Antonio Baldini, Francesco Renda, Aldo Gabrielli, Bonaventura Tecchi, Ettore Paratore, Ferruccio Ulivi, Giancarlo Vigorelli, Giorgio Petrocchi, Giovanni Macchia, Pietro Paolo Trompeo, Valerio Volpini, e l’italianista francese Dominique Fernandez.