Chiesa Madonna Assunta e Convento dei Cappuccini
Dove si trova: Viale Regina Margherita – mappa
Cronologia delle principali fasi costruttive:
1580: Posa della prima pietra del convento;
1587: Completamento della chiesa dedicata all’Immacolata Concezione;
1591: Donazione da parte della Duchessa Luisa De Luna di un terreno limitrofo da destinare a selva del convento; nello stesso sito, tre secoli dopo sorgerà la “villa Amedeo”.
1647: Lavori di ampliamento del convento;
1704: Decorazione della chiesa;
1868: Conversione del convento in “Nosocomio nisseno”;
1900: Le celle che dividevano i due cortili interni vengono demolite per la formazione di un unico e più ampio spazio.
Storia:
Nel 1540 arrivano a Caltanissetta i padri Cappuccini e si stabiliscono in contrada Xibolì, dove fondano il quarto convento Cappuccino in Sicilia (dopo Castronovo, Palermo e Polizzi) che viene ultimato nel 1549.
Nel 1580, per volontà della contessa De Luna e Vega, moglie del principe Cesare Moncada si comincia a costruire il nuovo convento, in contrada Pigni, meno distante dalla città e in un luogo più salubre, dedicando la chiesa annessa all’Immacolata. Le funzioni regolari iniziano nel 1587. Cinque anni dopo muore il principe Francesco Moncada; il suo cadavere e quello del figlio, scomparso in tenera età, vengono collocati nella cappella del Crocifisso, all’interno della chiesa. Alla sua morte anche la madre Luisa troverà sepoltura nella chiesa dei Cappuccini.
Dal 1647 al 1765, con il contributo dell’Università e con le offerte dei benefattori, il convento viene ingrandito: nel 1686 si realizzano nuovi ambienti nel noviziato; nel 1698 la biblioteca; nel 1711 si prolunga di sei metri la chiesa e si ingrandisce il coro; nel 1765 si completa l’infermeria. Il convento è sede di noviziato e studenialo fino alla soppressione degli ordini religiosi, quando la ricca biblioteca viene acquisita dal Comune e il convento convertito in ospedale civile, su progetto dell’ing. Pasquale Saetta: il 14 marzo del 1868 si inaugura il Nosocomio Nisseno. Agli inizi degli anni ’70, con la costruzione del nuovo ospedale, l’edificio viene abbandonato.
Posizione:
Intorno al 1880, per iniziativa del sindaco Berengario Gaetani, si procede al taglio e allo spianamento di parte della collina del “Tondo”, con l’intento di creare un grande arteria (il viale Regina Margherita). Nel 1878 si completa la costruzione del grande Palazzo Provinciale, allineato alla villa. Il viale venne usato per manovre militari, cerimonie politiche e religiose. Nel 1901 iniziano i lavori di costruzione del Seminario Vescovile.
Descrizione:
L’imponente edificio, che si affaccia con il lato corto sul Viale Regina Margherita, è composto da quattro elevazioni fuori terra. Sul lato lungo, prospiciente la Villa Amedeo, si trovano gli ingressi del convento e della chiesa dell’Immacolata Concezione, all’interno del quale, alle spalle dell’altare maggiore si custodisce uno splendido reliquiario ligneo del XVIII secolo.
Dell’originario complesso conventuale oggi rimane ben poco a causa dei lavori, che a partire dalla metà del secolo scorso, lo hanno trasformato in “Nosocomio Nisseno”. Le facciate non presentano elementi decorativi di rilievo, ma di particolare effetto risulta la bicromia dei paramenti murari a fasce orizzontali di colore grigio su fondo giallo.
[approfondimenti: leggi “I Cappuccini a Caltanissetta” di Antonio Vitellaro (Archivio Nisseno n.4)]
[approfondimenti: leggi “I libri dei Cappuccini” di Antonio Vitellaro]
Fonte: Progetto Scuola Città – Autori vari – a cura di Daniela Vullo – Regione Siciliana – Edizioni Lussografica