Conventi e ordini religiosi a Caltanissetta
Gli undici ordini religiosi di Caltanissetta
1. Carmelitani.
Si tratta del primo ordine di religiosi istituitosi a Caltanissetta. Il loro nome deriva dal Monte Carmelo (Alta Galilea), luogo in cui hanno vissuto i profeti Elia ed Eliseo. Il convento fu fondato nel 1371, con il nome di Santa Maria dell’Annunziata, grazie a Guglielmo Peralta e alla moglie Eleonora d’Aragona, cugina del re Federico III. Il convento si trovava sopra un eremitaggio, laddove oggi c’è Piazza Garibaldi, “un tempo fitto bosco di ulivi” (come disse Fr. Peccheneda in Descrizione della città di Caltanissetta).
Oggi, in quel luogo c’è il Palazzo del Carmine. Tale monastero fu sede di diversi capitoli provinciali, quelli degli anni 1555, 1577, 1585, 1594, 1616, 1642, 1773, 1777, 1790, 1793, 1805 e fu il luogo in cui si educavano i novizi e si istruivano i chierici.
2. Domenicani.
Subito dopo i Carmelitani, a Caltanissetta venne istituito l’ordine dei frati predicatori, detti comunemente Domenicani. Il loro nome deriva da san Domenico, che nel 1215 fondò la prima casa a Tolosa. Non si ha certezza dell’anno in cui i domenicani si stabilirono a Caltanissetta. Infatti, secondo quanto dice Genovese “manca un documento preciso di sua fondazione“, anche se in seguito afferma che nel 1475 il priore fra Giovanni De Cursu concedeva in enfiteusi dei fondi di proprietà del convento. Il canonico Pulci nel suo Caltanissetta e la Vergine del 1904 parla della seconda metà del 1200.
Questo convento, come quello dei Carmelitani, fu luogo di studi e fu scelto come sede dei comizi provinciali dell’Ordine. Il sito in cui si trovava è l’attuale Distretto Militare, in viale Regina Margherita.
3. Conventuali.
Cronologicamente, i minori conventuali di San Francesco sono i terzi tra gli ordini religiosi stabilitisi a Caltanissetta. La fondazione del loro convento fu sancita da Papa Giulio II con la bolla del 26 ottobre 1507 permise la fondazione del convento, e fu realizzato grazie alle pubbliche elemosine e con il concorso dell’università.
Quando furono soppressi i corpi religiosi, i locali furono utilizzati dal 1870 al 1893 alla istruzione magistrale, dal 1894 al 1905 alla istruzione elementare femminile e dal mese di ottobre 1905 alla istruzione tecnica superiore. Oggi di quell’antico edificio è rimasta soltanto la chiesa.
4. Benedettine.
L’ordine delle benedettine fu istituito da Santa Scolastica. Il nome è da riferire alle regole di S. Benedetto. Esisteva a Caltanissetta un Conservatorio fondato verso il 1400, che si chiamava Santa Maria della Neve e del Salvatore. Era lì che abitavano le Benedettine, le quali nel 1531 lo trasformarono in monastero.
Il sostentamento economico di tale monastero fu garantito dalla generosità del conte Antonio Moncada. Prova ne è la carta di fondazione del 7 settembre 1590 (Genovese). Nel 1590, il nipote Francesco donò al monastero un ampio podere e, quello stesso anno, il Monastero prese il nome di Santa Croce, per via di una reliquia preziosa del sacro legno.
Nel 1778, a seguito della precedente espulsione dei Gesuiti dalla Sicilia avvenuta nel 1767, e per concessione del vescovo di Girgenti Antonio Branciforti, le benedettine si trasferirono nel Collegio Gesuitico (oggi Chiesa di Sant’Agata) e vi restarono fino al 1807, anno in cui tornarono i seguaci di Lojola.
5. Cappuccini.
Il convento dei cappuccini fu originariamente fondato (probabilmente nel 1540) in contrada Scopatore grazie alle donazioni dei cittadini, riconoscenti a quei frati che furono qui di passaggio nel recarsi da Messina a Castronovo, per l’esemplarità della loro vita e per la loro fervida predicazione. Il luogo nel quale era sito era distante dalla città, e ciò creava una serie di problemi ai frati. Non ultimo l’aria malsana che respiravano in quella zona, un continuo attentato alla loro salute, che costringeva i malati a curarsi in una piccola infermeria vicino al Monastero di Santa Croce. Fortunatamente, la duchessa donna Aloisa De Luna e Vega fece sorgere a sue spese un altro convento in contrada Pigni, che allora fu chiamato Convento dell’Immacolata Concezione. L’edificio fu completato nel 1587, dopo sette anni di lavori, e da quel giorno i Cappuccini vi presero dimora.
Due anni dopo, la suddetta duchessa, acquistò un terreno limitrofo e lo donò ai religiosi del Convento.
Dopo la divisione della Sicilia in tre province, operata nel 1574, il convento fu assegnato alla provincia di Palermo per cui si trasformò in ospedale (prima Vittorio Emanuele II, poi nosocomio nisseno e oggi è una delle sedi dell’A.S.L. di Caltanissetta).
Le peripezie dei Cappuccini sembrano non finire mai. Andati via dallo Scopatore ed espulsi dai Pigni, si fermano nella zona ovest di Caltanissetta e innalzano, nel 1888, un modesto convento attiguo alla chiesa di San Michele, in contrada Sallemi. Ciò fu reso possibile grazie alla cooperazione di padre Angelico Lipani di Caltanissetta.
6. Gesuiti.
Il convento dei Gesuiti nasce grazie alla devozione e alla generosità della famiglia Moncada (nelle persone della duchessa Luisa De Luna e Vega e del figlio Francesco Moncada) che, riconoscendo che il lavoro di insegnamento di tali frati avrebbe arricchito la cultura nissena, offrono a tal scopo il rispettabile fondo di Cappellano con tutte le loro pertinenze. Fondo che, integrato con le offerte dei cittadini, diventa una importante risorsa economica per i seguaci di Sant’Ignazio di Loyola. La costruzione del collegio ebbe inizio nell’anno 1580.
7. Benedettini.
L’edificio del Monastero sorse a Caltanissetta nel 1592, accanto all’attuale chiesa di Santa Flavia. Fu reso possibile grazie alla generosità di Donna Maria d’Aragona, duchessa di Montalto, ai giurati Matteo Di Forti, Cataldo Morillo, Giovan Vincenzo Guittardo e Gaspare Capuzzo che assegnano loro il fondo e la chiesa di Santa Venera, ai cittadini privati che offrirono volontariamente il loro obolo e a Papa Clemente VIII che diede la sua approvazione. Nei primi anni del XX secolo fu una caserma militare.
8. Reformati di Santa Maria degli Angeli.
La realizzazione di questo convento nasce a seguito di una serie di eventi. Innanzitutto con l’approvazione di Papa Clemente VIII (1601) della concessione che il parroco don Fabrizio Mosicato aveva fatto della chiesa Santa Maria La Vetere ai Minori osservanti reformati. Per quanto riguarda il lato economico, i frati riuscirono a costruire il convento grazie alla generosità dei cittadini nisseni. La struttura era attigua da una parte al Castello di Pietrarossa e dall’altra alla chiesa, che da quel tempo cominciò a denominarsi Santa Maria degli Angeli.
Il convento non poté godere di grande fortuna: nel 1636 buona parte andò giù e i religiosi dovettero lasciarlo fino a quando non fu riattato l’edificio, circa un anno dopo. Nei primi anni del XX secolo, tale convento divenne una caserma militare. Soltanto qualche anno fa, la chiesa Santa Maria degli Angeli è stata riaperta al culto.
9. Agostiniani.
Il convento degli Agostiani sorse nel 1623 nella struttura dell’attuale chiesa di Santa Maria delle Grazie, per concessione dei giurati Francesco Signorino, Ludovico Morillo, Gabriele Valenza e Ippolito Saporito, per intercessione di don Antonino Moncada, duca di Montalto e grazie all’ordine del vescovo di Girgenti.
Dopo la soppressione delle congregazioni religiose, il convento ospitò la scuola mineraria dal 1864 al 1867, successivamente le regie scuole tecniche sino al 1881 e dal 1882 l’orfanotrofio Maddalena Calafato.
10. Reformati di Sant’Antonino.
Tale collegio nacque a seguito della rovina della struttura del collegio sito accanto alla chiesa di Santa Maria degli Angeli. Furono le nobili famiglie Barrile e Calafato e Nicolò Sagitta con il suo lascito a concorrere alle spese di costruzione di un altro convento. Questo sorse nel 1637 in onore di S. Antonino. Nei primi anni del XX secolo tale convento diventò una caserma dei reali carabinieri e un deposito per altri servizi militari.
11. Minimi.
Anche i Minimi di San Francesco di Paola ebbero in Caltanissetta il loro convento. La sua costruzione fu resa possibile grazie alla generosità di vari fedeli e iniziata nel 1742. I Frati poterono goderne per poco tempo perché presto arrivò la soppressione degli ordini religiosi. I locali furono prima destinati alle regie scuole normali, poi, dal 1856 al 1896 all’Ospizio di beneficenza 29 e infine dal 1897 alle regie scuole tecniche.